“SE NON TI VACCINI PER TE, FALLO ALMENO PER GLI ALTRI”
“Se non ti vaccini per te, fallo almeno per gli altri“. Ovvero, i sani devono farsi bucare per “salvare (o almeno così dicono) i non-sani.
Qualche giorno fa ero seduto al bar della piccola frazione dove abito (un bar sano, pieno di anziani “assembrati” che giocano a carte) e tra loro ha preso piede una discussione sui vaccini, sui si-vax e i no-vax, il greenpass e così via (e che altro di questi tempi?), insomma, tutto l’armamentario mediatico utile alla divisione delle persone ancor più di quanto non lo siano già e che di “sanitario” (e tantomeno di utilità sanitaria) non ha proprio nulla.
Gli anziani-vecchi in questione erano tutti vaccinati tranne uno, il quale difendeva a spada tratta il suo sacrosanto diritto a non essere bucato.
“La vita è mia e il corpo è mio” ha concluso il signore, sopra la settantina ma pieno di vita e con il sorriso stampato in volto che lo contraddistingue da che lo conosco.