In breve sulle elezioni: l’unico vero vincitore delle elezioni è chi non ha votato.

Scrivo questo post con un po’ di ritardo ma solamente perché mi sembrava “saggio” lasciar sedimentare le acque delle votazioni europee ed amministrative del 26 maggio. Personalmente sapevo a malapena che queste elezioni si sarebbero tenute. Ne avevo un pallido sentore. Penso lo avessi sentito dire in giro qua e là, ma non sapevo bene la data, per cosa si sarebbe votato ecc. Siccome la mia ambizione prima è “vivere” (per dire, il 26 maggio, giorno delle elezioni, sono stato tutto il giorno in un borgo fantasma in Sicilia ad aiutare un amico a fare pane e pizze), mi tengo infatti lontano il più possibile dalla politica, dalle sue farse, dai sui teatrini e anche e soprattutto mi tengo lontano dai media dai media che sono solo un formidabile strumento di distrazione di massa.

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ANDREI A VOTARE SE…

Diverse persone mi hanno scritto domandandomi se mi rechero’ alle urne la settimana prossima.

La risposta netta e inequivocabile e’ “NO”.

I motivi per cui non mi rechero’ alle urne sono molteplici ma quelli di fondo sono due:

1) Per usare le parole di un grande uomo del passato, l’anarchico Errico Malatesta, “”il diritto al voto e’ il diritto di rinunciare ai propri diritti”.

2) Per usare le parole di un altro grande, grandissimo uomo del passato, (lo scrittore, filosofo e libero pensatore Mark Twain), “se le elezioni servissero a qualcosa le avrebbero gia’ vietate”.

Chi ha capito queste due semplici verita’, e chi ha capito che viviamo in uno stato di dittatura feroce, evita di sprecare tempo e soprattutto di farsi prendere per il culo andando a votare (e con cio’, tra l’altro, legittimando e rafforzando il Sistema che ci opprime e schiavizza).

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