CREARE LA MIGLIORE REALTÀ POSSIBILE

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Oggi voglio proporvi un post diverso dai soliti ma non per questo meno importante. Anzi. Forse lo è di più. Questo post esprime ciò su cui sto lavorando. Quelli che viviamo sono tempi difficili e proprio per questo, ancor di più, dobbiamo prenderci la responsabilità della nostra vita senza attendere improbabili salvataggi esterni..

Veniamo a noi. Se vi chiedo cosa vedete nel quadrato in calce a questo post, quasi tutti risponderanno che vedono delle sfere. Nel quadrato ci sono delle sfere ma ci sono anche delle righe orizzontali. Eppure, quasi tutti, hanno visto solamente le sfere.

Andiamo avanti. Se vi chiedo di contare quante sono le sfere di color verde, la maggior di voi risponderà che le sfere di color verde sono 4, altri forse saranno indecisi, quasi nessuno darà la risposta esatta, ovvero che le sfere verdi sono 12. La cosa interessante è che la stessa risposta (12 sfere) sarebbe stata esatta anche se vi avessi chiesto di contare le palline di color blu o rosso.
Si tratta infatti di una semplice illusione ottica. Questa illusione ottica è data dalle strisce orizzontali di color rosso, verde e blu che sovrapponendosi alle palline ingannano la nostra mente attraverso il modo in cui questa elabora l’immagine nel suo insieme (data non solo dalle palline ma anche dalle righe e dai colori).
Similarmente a questo esempio (l’immagine del quadrato e del suo contenuto), la nostra mente, quasi sistematicamente, elabora le informazioni che riceve in maniera immediata e di conseguenza approssimativa. Questo determina una certa visione della realtà esteriore (ma anche della nostra realtà interiore) perlopiù approssimativa.
Tutti gli input che il nostro cervello riceve continuamente dal mondo esterno vengono elaborati automaticamente, cioè vengono interpretati, filtrati, rimossi, mescolati, fino a creare una determinata visione della realtà, che, a seconda del punto di osservazione (cioè dell’osservatore), cambierà. Quando parliamo della realtà non parliamo dunque (quasi) mai della realtà, bensì di una nostra particolare interpretazione di essa che perlopiù ci viene dalle nostre esperienze passate, dal nostro vissuto familiare e sociale e così via.
Per la maggior parte delle persone il proprio presente e ancor più il proprio futuro, è e sarà determinato dal proprio passato.
Se riusciamo non solo a capire ma soprattutto a interiorizzare, a “sentire” dentro di noi, questa tutto sommato semplice e banale verità, possiamo anche capire quali sono i condizionamenti e le conseguenti resistenze interiori (prima che esteriori) che ci impediscono di cambiare e affrontare al meglio le enorme sfide esteriori che ci troviamo ad affrontare nella nostra vita.
Il mio consiglio, che è ciò che sto facendo io stesso, è vivere il momento presente con uno sguardo di luce proiettato nel futuro. Come lo faccio? Meditando, respirando, facendo attività fisica all’aria aperta, e soprattutto operando una opportuna strategia di detox fisico (digiuno) ma anche digitale (dalla matrix tecnologica che in questo periodo ci riversa migliaia e migliaia di informazioni terrificanti).
Il semplice quesito posto all’inizio di queste post articolo ci dice che nella nostra vita siamo noi a plasmare la nostra realtà a seconda di come vediamo la realtà stessa. Certo, se la situazione è molto difficile, la realtà che creeremo non sarà magari quella che desidereremmo nei nostri sogni, ma comunque migliore di quella che creeremmo se interpretassimo la realtà diversamente (diciamo, per capirci, in modo negativo). In buona sostanza, in gran parte, la nostra realtà non dipende solo da ciò che è, ma soprattutto da come percepiamo ciò che è e soprattutto da come reagiamo a ciò che è.
Capisco bene che queste parole, in tempi duri come quelli che stiamo vivendo, possano apparire “aria fritta” e risultare tutt’al più vagamente consolatorie. Ma non è così. Come reagiamo a ciò che è, è assolutamente fondamentale. E per fare questo ci vogliono coraggio, forza, lucidità e disciplina. Queste quattro doti sono fondamentali per ottenere risultati nella creazione della propria realtà e nella risoluzione di problemi. Ma non si ottengono dall’oggi al domani e sono il frutto di un allenamento serio e costante nel tempo. Se dunque non le avete mai allenate, iniziate subito. Se continuate a procrastinare… peggio per voi.
Ho dedicato ampio spazio al tema del creare la propria realtà nel mio libro “Smettila di rompere (e datti da fare!)”.
La realtà può anche essere dura e difficile e apparentemente senza speranze, ma ”in realtà”, la realtà è, sempre, almeno in parte, plasmabile da noi stessi. Il che non significa che sia facile ma che è l’unico modo per crescere ed evolvere e risolvere problemi a volte anche apparentemente insormontabili. Nonché per creare la realtà che vogliamo o almeno la miglior realtà possibile. Buona miglior realtà possibile.
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PPS: Link al libro “Smettila di rompere” https://www.macrolibrarsi.it/…/__smettila-di-rompere-e…
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Paolo Koppa Pg Giannotti, Silvia Niccolai e altri 2
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