Siamo alla frutta? Come zombies nel mondo della globalizzazione

Siamo alla frutta? Come zombies nel mondo della globalizzazione

Siamo alla frutta? Come zombie nel mondo della globalizzazione… Un articolo di Andrea Bizzocchi

Globalizzazione, pensiero unico, subcultura

La globalizzazione è prima di tutto globalizzazione degli stili di vita, del pensiero e della cultura (pensiero e cultura? Si fa per dire perché quello contemporaneo è tutto fuorché un “pensiero” e quella nella quale siamo immersi è una “subcultura”)…

La globalizzazione è arrivata dappertutto e le conseguenze sono nefaste, molto più di quanto in prima battuta si potrebbe pensare.

Se in Costarica si tiene una mostra canina…

Quando in una piccola cittadina di pochissime migliaia di abitanti della provincia del Guanacaste in Costa Rica, una regione con una forte tradizione di allevamenti, culla dei cowboys del paese, una regione in cui le tradizioni sono ancora sentitissime e, nel bene e ovviamente anche nel male, orientano in buona parte la vita…, quando, dicevo, in questa cittadina, la domenica pomeriggio si tiene una mostra canina in cui ci sono quadrupedi di ogni tipo con nastrini colorati, vestitini, gonne, pantaloncini, cinture, mutande, code a pon pon e verniciate, fiocchetti, orecchini, collane, occhiali da sole, quando si acconcia il pelo dei poveri animali con trecce e perline e gli si pitturano le unghia…

Quando i padroni gli fanno leccare il gelato dal proprio cono, bere acqua dalla propria bottiglietta,

quando tutti tra il pubblico scattano foto di continuo e le postano in tempo reale (ma non sono reali le vite che conduciamo, anche se questo è un altro discorso),

quando tutti applaudono a comando (siamo come le rane. Le tocchi sulla schiena e quelle saltano),

quando i padroni tengono nella borsetta i propri animali anziché farli camminare…

Quando i poveri cani, dato quanto sopra, non hanno più le espressioni canine che gli appartengono per natura, bensì espressioni terribilmente stupide, uguali a quelle dei loro padroni (ed è una grande perdita perché i cani sono animali, oltreché nobili, straordinariamente intelligenti)…

Siamo alla frutta?

Tutto questo, e altro ancora, significa una cosa ben precisa…  e cioè che siamo una società che vive senza un senso e lontana anni luce dalla realtà.

Significa anche che come società non abbiamo più speranze di alcunché, che siamo alla frutta. La domanda è dunque la seguente: i tentativi di salvare questa civiltà hanno un senso o sarebbe meglio arrivasse una catastrofe interplanetaria e intergalattica che la faccia fuori una volta per tutte e faccia ripartire sul pianeta Terra una Vita che invece un senso ce l’abbia?

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INTERVISTA AD ANDREA BIZZOCCHI PER LIBRO “ZOMBIES””

Dizionario del libero pensatore, dal paleolitico all’uomo cyborg, per capire come va il mondo e uscire dalla Matrix

«Zombies cerca di fornire strumenti atti al risveglio, e quindi a rimettere in discussione davvero, profondamente, intimamente, la nostra Vita: parlo di uscire dalla Matrix, capire che la realtà non è quella che crediamo essere. Considero “Zombies” un libro speciale, ma non un libro per schiavi o per lamentanti. È un libro per chi vuole sapere e per chi vuole cambiare. Io lo definisco “un libro non per tutti”» Andrea Bizzocchi.

 Intervista ad Andrea Bizzocchi, autore del nuovo libro edito da UNO EDITORI, Zombies – Dizionario del libero pensatore, dalla A alla Z, dal paleolitico all’uomo cyborg, per capire come va il mondo e uscire dalla Matrix. Un libro sicuramente fuori degli schemi. 

Buongiorno Andrea. È uscito il tuo nuovo lavoro, Zombies. Di cosa tratta?

Lo definirei un libro di controinformazione, di controstoria, politicamente scorretto.

 

È un libro che vuole portare conoscenza e che quindi può aiutare ad aprire occhi e coscienze. Potrei definirlo “un libro di risveglio” e anche un po’ un manuale di self help. Lo so che può sembrare un po’ un pot pourri, ma ti assicuro che c’è un minimo comun denominatore che lega tutte le voci, e dopo poche pagine di lettura questo risulta subito chiaro al lettore. 

Da un punto di vista temporale spazia dal nostro passato di cacciatori-raccoglitori al futuro che ci attende nei decenni a venire, un futuro che vede la scomparsa dell’uomo così com’è e come è sempre stato. Questo passaggio temporale lo si fa analizzando, attraverso le singole voci dalla A alla Z, una infinità di argomenti, quali la salute, l’alimentazione, l’economia, le guerre, i poteri forti che controllano e decidono tutto, la spiritualità, le religioni, la civiltà e tanto, tantissimo altro. 

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