Recensione Il Messaggero
La religione consumistica del Pil, il prodotto interno lordo, è la grande illusione, il vero oppio dell’epoca attuale. Ottenebra le menti, distogliendole dai veri valori della vita, e intossica il pianeta, spremendolo per produrre merci che ben presto diventeranno inquinanti. Ma c’è sempre la speranza di un futuro migliore: “Lavorare meno, vivere meglio, e ritrovare la libertà perduta” sotto il giogo di una trinità perversa come crescita economica, soldi e successo. Continua a leggere