Consumismo e Ecologia Profonda

Un messaggio semplice di consapevolezza e amore per la nostra Madre Terra, messaggio che può ricollegarsi a quelle che sono le matrici dell’ecologia profonda.

In queste poche righe vorrei fare un passo indietro, o forse avanti, per contribuire a diffondere una consapevolezza autentica e che possa servire nel quotidiano della nostra vita. Una consapevolezza che diventi stile di vita e sia fonte di gioia e serenità per noi esseri umani e anche per tutti quegli esseri non umani che condividono il pianeta con noi.

A ben vedere la definizione di essere umano mi sembra limitativa e anche fondamentalmente errata. E se noi umani fossimo più che solamente “umani”? Un bellissimo fiore che contempliamo non è solo un fiore. E’ anche il sole che gli dà energia, la pioggia che lo bagna, la terra che lo nutre, l’insetto che lo impollina. E per noi umani non è forse la stessa cosa? Il sole, la terra, la pioggia, non sono ugualmente parte di noi? Continua a leggere

“KEYSTONE PIPELINE” – Pubblicato su “Aam Terra Nuova” Febbraio 2012

KEYSTONE PIPELINE: TRA PETROLIO E AMBIENTE, AGRICOLTORI E INDIANI

Un nuovo attacco portato all’ambiente, agli agricoltori e agli indiani nativi muove, come spesso accade, dalla sete di oro nero del mondo consumista. Il Keystone Pipeline (oleodotto Keystone) trasporta petrolio estratto dalle sabbie bituminose dal Canada alle raffinerie dell’Illinois e poiché al peggio non c’è mai fine, TransCanada, la corporation proprietaria dell’oleodotto, si sta adoperando per ottenere i permessi per il Keystone Pipeline XL, che collegandosi al gemello Keystone nel Nebraska, raggiungerebbe poi le raffinerie che si affacciano sul Golfo del Messico. Un continente tagliato da nord a sud dalla sete di petrolio così come la ferrovia lo tagliò da est ad ovest centocinquanta anni fa per sete di oro e territorio. Continua a leggere

“EAARTH – Una nuova Terra” Intervista a Bill McKibben – Pubblicato su “Vivi Consapevole”

“Eaarth”, una nuova Terra”

La nuova Terra-a dell’ultimo libro di Bill McKibben non è quel meraviglioso pianeta del quale abbiamo goduto per tempo immemore, ma piuttosto un nuovo, difficile mondo, che si difenderà dall’attacco portatogli dalla specie umana. McKibben prova a suggerire cosa possiamo fare per inventarci una vita forzatamente diversa su questa nuova Terra. 

Nel 1989, a soli ventisette anni di età, Bill McKibben scrisse “The End of Nature”, una pietra miliare per la vasta galassia del movimento ecologista. L’autore argomentava che se non avessimo arrestato il nostro stile di vita consumista e trovato immediate alternative all’utilizzo dei combustibili fossili, la Terra avrebbe conosciuto trasformazioni così profonde da trasformarsi in un nuovo, differente (e difficile) pianeta. Secondo McKibben questa trasformazione sta ora avvenendo sotto i nostri occhi, ma oramai non c’è più tempo per recuperare la situazione, e allora, giocoforza, è meglio pensare a come far fronte a questo nuovo mondo. Vediamo come. Continua a leggere

The Story of stuff – Intervista a Annie Leonard – Pubblicato su “Vivi Conspevole”

THE STORY OF STUFF

 The “Story of Stuff” è un video dal successo straordinario che mostra come gli oggetti di uso comune, dall’estrazione delle risorse fino al loro smaltimento, siano responsabili della enorme devastazione ambientale a cui abbiamo sottoposto il nostro pianeta negli ultimi decenni. Intervista esclusiva ad Annie Leonard, deus ex machina del progetto,

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La “crisi della mente” sta finendo

Ho passato il mese di Dicembre girando per il NordItalia per presentare il mio libro “Lettera da Babbo Natale” e ho fatto qualche conferenza per “Non prendeteci per il Pil!”. Ne ho ricevuto, umanamente parlando, impressioni molto positive. Mi spiego meglio. Con tutta evidenza nel nostro Paese si inizia, ancorché in maniera ancora confusa, a respirare un’aria nuova. C’è un numero crescente di persone che capisce che l’economia non è al nostro servizio ma noi al suo. C’è un numero crescente di persone che capisce che la cosiddetta crisi non è altro che una manovra per sottrarci, poco o molto alla volta, tutto quello che ci rimane della sanità, dell’istruzione, dei risparmi, e , anche e soprattutto, della nostra libertà. Continua a leggere

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