OVERTON, GENDER X, PUGILI TRANSGENDER, BABBO NATALE TRANSGENDER… TUTTI TRANSGENDER

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DISTRUGGERE L’IDENTITÀ SESSUALE DELL’UMANITÀ (DOPO AVER DISTRUTTO TUTTO IL RESTO)

Le eminenze grigie che governano il pianeta e la manovalanza di bassa lega (i media mainstream per essere chiari) di cui si avvalgono, stanno lavorando alacremente per la piena riuscita dell’operazione “annientamento identità sessuale” in tempi rapidi. Siamo al terzo livello della finestra di Overton (ma a brevissimo saremo alla 4, 5 e 6), quella in cui scendono in campo giornali, rivista di moda, programmi (pseudo)culturali di approfondimento in tv, opinionisti e chi più ne ha più ne metta.


Della finestra di Overton ho scritto più volte ma forse è bene ripetersi. Joseph P. Overton (1960-2003), era un sociologo ex vice-presidente del centro d’analisi americano Mackinac Center for Public Policy con sede in Michigan, ed elaborò questo modello di ingegneria sociale nei primi anni ‘90. Sosteneva Overton (a buon titolo) che attraverso 6 differenti passaggi temporali è possibile cambiare radicalmente l’opinione di una società relativamente ad una data idea/ideologia ritenuta prima inaccettabile.

I 6 passaggi della finestra sono i seguenti:
– impensabile (inaccettabile, vietato, tabù);
– radicale (vietato ma con delle eccezioni);
– accettabile (l’opinione pubblica sta iniziando a cambiare);
– sensata (razionale);
– diffusa (socialmente accettabile, popolarmente diffusa);
– legale (consacrazione nella politica statale).

E’ sulla base della finestra di Overton che i poteri forti sono in grado di spostare radicalmente l’opinione e l’atteggiamento delle popolazioni per creare il mondo che desiderano.
Il concetto di fondo è cominciare a parlare gradatamente di qualcosa e poi farlo sempre più fino a che tale idea slitta nella finestra successiva. Poco alla volta, senza che le popolazioni ne abbiano il minimo sentore, si passa da un’idea considerata moralmente inaccettabile fino a farla diventare diffusa, popolare, addirittura segno di progresso e di tolleranza. Infine tale idea, prima inaccettabile e tabù, sarà garantita dai crismi della legge.
E’ successo con la legalizzazione delle droghe leggere, con l’aborto, con l’omosessualità, con gli uteri in affitto e tanto altro. Sta accadendo ora con il genderismo. Una piccola anticipazione: accadrà la stessa cosa con la pedofilia (sulla quale stanno già lavorando. In questo momento siamo nella fase di passaggio tra la 1 e la 2).
Io non mi permetto di dare giudizi in merito ma mi limito ad osservare che temi considerati fino a pochi anni fa moralmente inaccettabili (matrimoni tra persone dello stesso sesso, adozione di bambini da parte di coppie omosessuali/lesbiche, uteri in affitto, eutanasia) ci paiono oggi del tutto normali e anzi, è “inaccettabile” colui che continua a pensarla come prima. E’ lui il pericolo. Dagli all’untore.
Ma se oggi tutto questo ci pare normale non è di certo perché le masse si sono improvvisamente “risvegliate”, perché siamo “progrediti”, perché siamo usciti da millenni di “oscurantismo”. E del resto bisogna essere terribilmente ingenui per credere che ai poteri forti che detengono e di conseguenza direzionano i media interessi qualcosa dei diritti degli omosessuali, dei transgender, e così via.
Quando faccio una conferenza e dico queste cose ecco che subito si levano mormorii di disapprovazione (quando non insulti) nei miei confronti. Passo dunque per tradizionalista, oscurantista, quando non più dettagliatamente sessista, maschilista, razzista a seconda dell’argomento di cui si sta parlando.

UN ESEMPIO PER STOMACI FORTI (MA IN FUTURO SARÀ LA NORMALITÀ).
Mi diverto allora a spiegare la finestra di Overton agli esponenti del pensiero libero e progressista, a quei veri e propri “illuminati” pro LGBTQ (e altre lettere dell’alfabeto), pro mercificazione degli uteri, pro aborto e pro così via, attraverso due esempi che ad oggi risultano un po’ indigesti pure a loro: la pedofilia e il cannibalismo. L’esempio della pedofilia è il mio, mentre quello del cannibalismo è del regista russo Nikita Mihalkov.
Nel caso del cannibalismo Mihalkov ipotizza le 6 fasi della finestra come segue:
Fase 1 – Il cannibalismo è argomento tabù, inaccettabile, non si discute sulla stampa, non è ammesso nel dibattito pubblico nel modo più assoluto. Questa è la fase in cui si trova oggi la nostra società (per la pedofilia siamo già più avanti).
Fase 2 – Il cannibalismo passa da “totalmente inaccettabile” a “inaccettabile, ma…”. Se ne comincia a parlare in piccoli convegni dove scienziati fanno dichiarazioni “scientifiche” (che non devono essere necessariamente a favore in prima battuta. L’importante è che se ne cominci a parlare). Si costituisce, ipotizza Mihalkov, l’”Associazione dei cannibali oltranzisti”, le cui dichiarazioni, di tanto in tanto, sono riportate dai media. Insomma, l’opinione pubblica comincia a sentir parlare del tema, l’argomento cessa di essere tabù, si introduce nello spazio dell’informazione e quindi nella psiche delle masse. Conclusione: il tema intoccabile è ancora “inaccettabile” ma intanto, parlandone, viene “sdoganato”. Si apre una prima fessura.
Fase 3 – Se ne parla sempre più, si fanno programmi di approfondimento. Il cannibalismo passa da “inaccettabile” ad “accettabile”. Si inizia a cambiare il vocabolario: non più cannibalismo (termine dalla forte accezione “negativa”) ma “antropofagia” (il termine suona più “scientifico”) per poi edulcorare ulteriormente il concetto prendendo a chiamarlo “antropofilia” (per derivazione gli si darà il significato di “amanti del genere umano”). Siamo in piena neolingua orwelliana attraverso il distacco, anzi, il ribaltamento, della parola dal suo reale significato. Allo stesso tempo per avvalorare il concetto si crea un precedente storico (mitico, reale o anche inventato di sana pianta) che contribuisce comunque alla legittimazione dell’idea prima ritenuta inaccettabile. In breve, poco alla volta, in maniera del tutto impercettibile, la società si apre alla possibilità dell’antropofilia (ex antropofagia, prima ancora ex cannibalismo).
Fase 4 – Da “accettabile” a “scientifico/razionale/sensato”. Si afferma che il desiderio di mangiare carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica (in tal caso si tratterebbe di una necessità biologica), oppure la si sdogana come “necessaria” in caso di eventi particolari (carestie o altre situazioni estreme).
Fase 5 – Da “scientifico/razionale/sensato” a “socialmente diffuso”. L’antropofilia (ex antropofagia, ex ex cannibalismo) comincia a essere dibattuta in massa nei notiziari, nei talk-show, nel cinema, nelle riviste, nella musica, negli spot pubblicitari.
Diventata di attualità, l’antropofilia (ex antropofagia, ex ex cannibalismo) sfonda nel dibattito pubblico e con l’effetto rolling stone si autoriproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo, per acquisire infine importanza politica. Dice Mihalkov: “in questa fase per giustificare la legalizzazione si utilizzerà l’”umanizzazione” dei seguaci del cannibalismo. Si dirà che sono “persone creative” oppure “vittime di un’educazione sbagliata” e in ogni caso “chi siamo noi per giudicare?”.
Fase 6 – Il cannibalismo, una volta raggiunto lo stato di “socialmente diffuso” è pronto per diventare “legale”, sarà cioè protetto dalla politica dello Stato. Una volta creata la legge il tema è pronto per essere proposto-imposto alle popolazioni, anche, ad esempio, attraverso l’insegnamento scolastico (cosa che stiamo vedendo in questi tempi con il genderismo).
Fase 7 – Overton si era fermato alla fase 6 ma Bizzocchi è andato oltre individuando un settimo passaggio, che del resto è consequenziale al sesto. E cioè che se qualche ottuso “tradizionalista”, una volta che il tema è protetto dalla legge, si ostina a dire che il cannibalismo (o la pedofilia o altro) non vanno bene e che sono un abominio concepibile solamente da menti malate (posizione sulla quale, oggi, concorderebbe il 99,9% della gente), ecco che l’ottuso “tradizionalista” rischia denunce, pene pecuniarie, e magari, se insiste, pure la galera.
Se l’esempio del cannibalismo vi sembra del tutto folle e inaccettabile considerate che fino a “ieri” erano (considerati) folli e inaccettabili anche pratiche quali l’aborto o la mercificazione degli uteri o il genderismo o tanto altro.

CONCLUSIONE
La finestra di Overton ed altre tecniche simili vengono utilizzate dai poteri forti per “spostare” le popolazioni nella loro percezione di temi fondamentali.
Concludiamo dunque con il genderismo che è il tema caldo di questi tempi. A New York è recentemente passata una legge per cui i genitori che registrano all’anagrafe il proprio nascituro possono scegliere tra i generi “maschio”, “femmina” e “gender X”. E quando va all’asilo e poi a scuola come lo vestiranno? Un giorno da maschio e uno da femmina? Davvero un bel modo per confondere un essere umano sin dalla nascita.
Andiamo avanti. E’ notizia di questi giorni che tale Patricio Manuel, statunitense, 33 anni, è stato il primo pugile transgender a disputare un match da professionista negli Stati Uniti (ha anche vinto). Prima di cambiare sesso, Patricio Manuel si era qualificato(a) al torneo di boxe alle olimpiadi di Londra del 2012 senza però partecipare a causa di un infortunio. Era ancora una donna. Sono seguiti anni di interventi chirurgici e ormonali e una scia infinita di pratiche burocratiche da affrontare per ottenere la licenza. Sdoganamento attraverso lo sport. Nessuno, come è ovvio, ce l’ha con Patricio Manuel né con nessun altro. Ciò che si vuole sottolineare è la manipolazione della società da parte dei poteri forti, quei poteri forti che “difendono” i diritti civili da un lato (figuriamoci se ai “poteri forti” che governano il mondo interessa dei diritti degli omosessuali, dei transgender, e così via) e distruggono, guarda caso, quelli sociali dall’altro.
Concludiamo in bellezza. Una recente inchiesta svolta negli Stati Uniti* dalla società GraphicSprings su come rendere più moderna la figura di Babbo Natale ha svelato che il 10,58% degli intervistati lo vorrebbe femmina mentre coloro che lo vorrebbero gender neutral sono addirittura superiori (18,64%). Ma vaffanculo. In compenso l’amministrazione Trump sta lavorando a una norma per stabilire che il sesso di una persona venga determinato solo da “elementi biologici chiari e oggettivi” (pene o vagina).
Buon (Babbo) Natale (maschio) a tutti.

*https://docs.google.com/spreadsheets/d/1Zg6IGcFpVRsvytj0Ns0xsYeW8cOFbXC5_wxEn-WRPoU/edit#gid=0

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