NON PRENDETECI PER IL PIL! Leggi la “Nota dell’autore”
Nota dell’autore
Nella sua prima stesura questo libro era lungo il doppio rispetto a quello che tenete ora tra le mani. Al di là della forma “parlata” (poiché il testo è tratto da alcune mie conferenze) il libro era in tutto e per tutto un saggio sui temi della decrescita, della sostenibilità, dell’ecologia e degli stili di vita semplici. Ma di saggi ne sono stati scritti tanti, molte persone concordano sulla necessità e anche sul desiderio di cambiare vita (la tipica frase “vorrei… ma non posso” che spesso si sente), ma sono pochi coloro che trovano il coraggio di mettere in atto tale cambiamento.
E allora è opportuno chiedersi perché? La risposta è semplice: la gente ha paura, non tanto o non solo delle oggettive difficoltà che qualunque trasformazione può comportare, quanto del mutamento in sé. Ho capito allora che il fine ultimo del libretto che avevo in mente non era tanto di spiegare, fornire dati, formulare teorie e proporre possibili soluzioni, quanto di stimolare chi lo leggerà a tirare fuori quel coraggio che abbiamo dentro (e se non l’abbiamo è ora di darcelo) e che è indispensabile per decidere di cambiare. Perché oramai sappiamo bene tutti che così non si può più, né lo si vuole, andare avanti.
Spinto da questi pensieri ho cominciato allora a tagliare, concetto dopo concetto, frase dopo frase, parola dopo parola, per eliminare tutti quegli orpelli che secondo il mio giudizio non erano necessari per raggiungere il mio nuovo fine. Il piccolo volume che ne è derivato ha una sua essenzialità che è anche un grande pregio; stimola a cambiare. Ti dice in faccia, e a volte ti urla, che se non cambi la responsabilità è solo tua. Certo, viviamo in un mondo orribile che ci rende la vita difficile. E allora? Prenditi le tue responsabilità e fai tutto ciò che è in tuo potere. Il consumismo esiste perché noi compriamo, ma nessuno (perlomeno non ancora) ha puntato la pistola alla nostra tempia per intimarci di farlo. Nessuno (perlomeno non ancora) ci ha proibito di sorridere di più (e sì che ne avremmo bisogno!) o di andare in giro a dispensare baci e abbracci (e anche di questo avremmo bisogno!) E invece compriamo le magliette dove sta scritto Baci&Abbracci.
A me pare chiaro che il cambiamento, quali che siano le motivazioni che ci spingono a volerlo, deve venire da dentro di noi; e mi pare altrettanto evidente che dobbiamo esserne responsabili in prima persona. Non so, né mi importa saperlo, dove questo cambiamento mi porterà. So però che è ineludibile e soprattutto realizzabile. “Lavorare meno, vivere meglio e ritrovare la libertà perduta” è possibile. Si può fare. Concentriamoci su questo. Il resto verrà da sé.