Piccole riflessioni di un criceto in gabbia

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Criceto in gabbiaPrendendo spunto dall’attacco all’Iraq, l’autore procede con una serie di riflessioni sulle guerre, sull’11 Settembre, sui terrorismi (non solo quello islamico), ma anche sulle conseguenze della globalizzazione e sui danni che il nostro sistema sta provocando all’ambiente.

Sullo sfondo, mai pronunciata, la domanda che l’autore si pone nella prefazione al libro: “Ma quello che ci vendono i giornali e le tv, la moda e l’economia, quello dell’affermazione professionale e della competizione ad ogni costo, è davvero il migliore dei mondi possibile?”

E l’invito finale di fermarsi a riflettere, di farlo davvero, e di provare a riprendere in mano la situazione, con calma e serenità oramai dimenticate in un mondo sempre più ottenebrato da isterismi e grida, è di quelli che vengono dal cuore e che non possono essere lasciati inascoltati e disattesi.

A CHI E’ RIVOLTO: A coloro che credono nella pace e nella giustizia. A coloro che non hanno smesso di sognare. A coloro che credono nelle rivoluzioni non violente e quindi nel pacifismo anzitutto interiore del Mahatma Gandhi.

Fuori catalogo

 

 

 

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