LA DISFORIA DI GENERE E IL DECOLLO DELLA IDIOZIA

La disforia di genere e il decollo della idiozia

Funziona così. Io sono nato maschio ma mi sento femmina. Allora ad una certa età (età che per inciso si abbassa progressivamente. A Londra, ad esempio c’è una clinica dove cambiano sesso circa 400 bambini al giorno) decido di cambiare sesso e diventare femmina.

E fin qui tutto bene. Ma può accadere che dopo un po’ di tempo mi sento confuso e penso, forse, di aver sbagliato. Che faccio allora? Disponibilità economica permettendo, ritorno alla clinica e ritorno maschio. E così via. In alcuni casi avanti e indietro. Purtroppo non sto scherzando. Una ragazza californiana ha cambiato sesso 5 volte prima dei 18 anni di età.

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LE MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE DELLA SINISTRA E I SUOI NUOVI VALORI

Premessa doverosa: ho votato a sinistra, a destra, ancora a sinistra e infine nulla. Da quasi vent’anni non voto nulla.

La sinistra, storicamente, si è sempre ammantata dell’aurea di difensore dei poveri e delle ingiustizie sociali. E certamente, perlomeno in parte e al netto di mille incongruenze, peraltro normali nelle vicende umane, così è stato.

La sinistra e la destra storiche, pur essendo in realtà due ideologie perfettamente funzionali alla divisione, distrazione e governo dall’alto delle masse, avevano comunque un senso.

La differenza fondamentale classica tra le due, era che la sinistra sosteneva la necessità di maggior intervento statale nell’economia per il raggiungimento della giustizia sociale, vero e proprio valore caposaldo di riferimento delle sinistre mondiali, mentre per la destra occorreva meno intervento statale in virtù dell’esaltazione della libertà, che era il valore di riferimento della destra storica.

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TRA LGBT e BLM, BENVENUTI AGLI EUROPEI DI CALCIO

Si stanno giocando gli Europei di calcio dei quali, preciso, non mi interessa assolutamente nulla.
Ma una cosa è certa. Non tifo Italia. Succedesse mai che gli azzurri dovessero vincere, gli italiani, rincitrulliti come sono, festeggerebbero per tre mesi e si dimenticherebbero ancor di più della dittatura nazisanitaria che subiscono quotidianamente.

TUTTI COME ARTUR PAWLOSWSKI

Lo scorso Venerdì Santo, a Calgary nello Stato di Alberta (Canada) è successo qualcosa che dovrebbe succedere nelle Chiese di tutto il mondo.
Nel paese di uno dei peggiori nazi-dittatorelli al mondo (il premier Justin Trudeau), sono state infatti proibiti, per ragioni “sanitarie” (e che altro?!) i raduni al chiuso, incluse ovviamente le funzioni religiose.
Ma c’è chi non è d’accordo e non le manda a dire.

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